Questo che seguirà è stato il mio commento in cui si invocava alla libertà ad andare ad uno spogliarello maschile l’8 marzo… post che inveiva contro chi insultava le donne per questo, ma anche post pieno di insulti verso chi non è della stessa opinione dell’autrice. Che senso ha ormai parlare di festa della donna? Me lo spiegate per favore? A me sembra più la festa dell’ipocrisia umana.
“Beh, io faccio parte della corrente di chi pensa che la festa della donna vada eliminata del tutto. E’ un giorno come un altro, dove sia maschi che femmine perdono una buona occasione per riflettere e migliorare. Sono d’accordo su chi dice che non è la sagra della zoccola… troviamo schifoso per l’uomo ed avvilente per la donna… quando i maschi si chiudono a vedere uno strip… e noi che facciamo? la stessa cosa? Allora da che pulpito giudichiamo gli uomini? E l’8 marzo non costa meno.. è solo più facile trovare eventi di questo genere ed amiche che ti accompagnano. L’8 marzo non è nato per questa finalità, ma per urlare al mondo quanto poco veniamo rispettate e tutelate. Io non dico che una donna, la sera dell’8 marzo non debba andare allo spogliarello, anche se trovo la cosa di uno squallido di livelli inauditi, ma quelle donne che ci vanno… in tutta la giornata… per quanto tempo son state ferme a riflettere sulla condizione della donna in passato ed oggi? Veniamo uccise brutalmente, violentate, discriminate a lavoro e nella società.. ma molte donne preferiscono fare le oche l’8 marzo, sol perché hanno avuto la fortuna di non essere delle vittime. Uno spogliarello, per quanto a me ecciti e diverta di più se a farmelo a sorpresa sia l’eventuale mio partner, lo vedo più adatto ad un addio al nubilato, che ad un giorno in cui si commemora una tragedia che dovrebbe servirci da esempio per migliorare la società. E’ come se per commemorare le vittime dell’olocausto, andassimo tutti a fare un bel rave ad Auschwitz… è irrispettoso, ma non si può pretendere che tutti capiscano la cosa. Quindi io non vieto a nessuno di andare ad uno spogliarello quella sera, ma quantomeno, chiedo che tutto il giorno lo si dedichi realmente alla condizione della donna… inondiamo i social network di cavolate in continuazione… per un giorno non potremmo pubblicare o condividere articoli, link e foto di donne che non possono permettersi uno spogliarello maschile, perché la loro vita non è agiata come la nostra? E’ chiedere troppo? A me non sembra, basta solo fare click. :-)”
Dato che questo tuo post è nato in risposta al mio articolo, mi premuro di incollarti qui la stessa risposta che ho dato nel mio blog.
“Mi permetto di correggerti in merito a due cose.
La prima è che non si chiama “festa della donna” ma “Giornata internazionale della donna”; la seconda correzione la faccio in merito a questa tua affermazione: “[…] un giorno in cui si commemora una tragedia che dovrebbe servirci da esempio per migliorare la società.”
Se ti stai riferendo all’incendio della fabbrica Triangle, sappi che non è il motivo principale per cui è nata questa “giornata”.
https://it.wikipedia.org/wiki/Giornata_internazionale_della_donna
Non do mai per scontato che su internet si trovino sempre informazioni veritiere e giuste, ma in questo caso Wikipedia descrive come è nata davvero questa ricorrenza.
Per il resto, io non giudico e non critico nemmeno gli uomini che vanno a vedere spettacoli di spogliarelliste: sono liberissimi di farlo.
Ciò che condanno aspramente, senza alcun rimorso per il mio modo di pensare, è questo costante desiderio di dire e stabilire che ciò che è morale ed etico per noi debba esserlo necessariamente per gli altri.
Nemmeno io trovo interessante l’idea di vedere uomini nudi palestrati che fanno ondeggiare i loro peni davanti alla mia faccia, ma se ad altre donne piace, chi sono io per dire loro che ciò che fanno è una schifezza immonda?
Seguendo le linee del tuo commento, chi ti dice che queste donne che vanno a vedere uno spogliarello maschile la sera dell’8 marzo non combattano ogni giorno della loro vita, in ogni contesto, contro discriminazione di genere, sessismo e maschilismo? Chi ti dice che in un qualche modo non siano “vittime”?
Non lo puoi sapere, a meno che tu non prenda l’iniziativa di rivolgere loro questa domanda.
Io non ho mai subìto uno stupro, non sono mai stata palpata mentre camminavo per strada, ma mi sono stati fatti commenti poco gentili e per niente apprezzati sulle mie tette e/o sul mio corpo.
Sono stata quindi vittima di molestia verbale.
Soltanto perché l’entità della “violenza” è così bassa, nel mio caso specifico, rispetto ad una donna stuprata e ammazzata di botte, non significa che io sia meno “vittima” di altre donne che hanno subìto sorti peggiori.
Per concludere, per amor di cronaca, non prendertela a male, ma se sei dell’idea che ci sono donne che “preferiscono fare le oche l’8 marzo”, sei invitata a non leggere ciò che scrivo, perché trovo maschilista anche fare un’affermazione del genere.
Ah, e dato che ho sbirciato il tuo blog, trovando il tuo post in risposta a questo mio, se trovi tanto scandalosi i miei insulti a gente che chiaramente non è capace di rispettare le scelte altrui (stiamo parlando di rispettare scelte, non di condividerle alla stessa maniera) allora ti invito a leggere e seguire i blog sui My Little Pony: se una persona cerca di limitare la libertà degli altri non merita approvazione, non merita compassione e non merita nemmeno gentilezza.
Hai affermato in questo tuo articolo che io nel mio post stia difendendo esclusivamente la libertà di andare a vedere uno spogliarello maschile: devo dire che non hai capito un cazzo di ciò che ho scritto, soffermandoti solo sulla superficialità degli esempi che ho riportato.
Io difendo la libertà della donna di fare il cazzo che le pare con il suo corpo e con la sua vita, senza che ciò comporti che ci sia gente pronta a giudicarla e a condannarla.
Non ho bisogno di aggiungere altro.
Se intendi rispondere, fallo qui nel tuo post, dato che te ne sto dando la possibilità.
Nel mio blog non sei la benvenuta.
Prosegui per la tua strada, grazie.
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perché conosco diverse donne che ci vanno e di vittima non hanno nulla… per loro è… c’è la festa della donna… spogliarellisti. punto. conosco loro vite e se gli fai notare la cosa ti rispondono… “A me non è successo nulla, quindi mi diverto”… ok divertirti, ma fallo in un altro giorno almeno, no?
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chi è chiuso al dialogo non sono certo io
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sbadatamentecomplicata
9 marzo 2016 at 16:08
chi è che offende? io o te?
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LilythArdat
9 marzo 2016 at 16:12
La tua ignoranza sull’argomento mi offende, se proprio vuoi saperlo.
Se ti senti offesa perché ti ho fatto notare che non hai capito un cazzo di ciò che ho scritto, valutando le mie parole solo sulla superficialità dell’esempio che ho riportato, non è un mio problema, ma un tuo problema di comprensione.
Se ti senti offesa perché definisco la tua affermazione maschilista quando dici che “ci sono donne che fanno le oche l’8 marzo” ripeto volentieri l’invito: quella è la porta.
Rispondi
sbadatamentecomplicata
9 marzo 2016 at 16:16
ripeto, continui ad offendere, invece di dialogare… a che serve avere un blog, se non dai libertà di espressione, ma la pretendi? scrivi in un diario cartaceo, dove nessuno può controbattere allora.
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LilythArdat
9 marzo 2016 at 16:27
Se non capisci nemmeno dove tu stia sbagliando, non intendo prendermi l’onere di spiegartelo, dato che non ho alcun interesse nel farlo.
C’è gente che ha compreso perfettamente il mio punto di vista, le mie parole: tu estrapoli parti del mio discorso e le analizzi con superficialità, probabilmente perché il tuo modo di pensare ti vieta di osservare il tutto da un punto di vista diverso.
Ed io sono stanca di avere a che fare con gente che mostra solo ignoranza inaudita.
Ecco perché “chiudo” il mio blog.
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sbadatamentecomplicata
9 marzo 2016 at 16:39
si, talmente tanta gente che ha compreso il tuo pensiero e lo manifesta non commentando… ma per favore
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LilythArdat
9 marzo 2016 at 16:45
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!
Certo, perché io ho bisogno dei commenti per sapere che la gente comprende le mie parole.
Senti, taci, e tornatene nel tuo mondo.
Ti ho già detto che qui non sei la benvenuta.
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sbadatamentecomplicata
9 marzo 2016 at 17:14
è un blog… la sua finalità è ricevere commenti per confrontarsi sull’argomento trattato… altrimenti, ripeto, scrivi un diario cartaceo… e non esprimere opinioni su cosa la gente pensa del tuo modo di affrontare l’argomento, perché se non lo scrivono, NON LO SAI.
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Penso anch’io che si stia perdendo il significato originale… bisogna fare molti altri passi… 🙂
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No, cioè… ha davvero chiuso il blog perché non è capace di confrontarsi? Se non voleva che la gente dissidesse da lei, che o aveva aperto a fare? Ma conosce il significato di social?
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